ABC della mamma

PLACENTA PREVIA

La placenta è un organo a forma di sacco che fornisce il nutrimento e l'ossigeno al feto. Normalmente si sviluppa nella parte superiore della parete dell'utero e si stacca solo dopo che il bambino è nato, nella fase di "secondamento".

La placenta previa invece si sviluppa nella parte bassa dell'utero, in posizione che ostruisce il canale del parto. Inoltre abbondanti perdite di sangue dalla vagina possono segnalare il distacco prematuro della placenta. In questi casi il ginecologo può decidere di anticipare la nascita, con un cesareo.

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PRETERMINE il bambino che nasce prima dei 9 mesi

Il cucciolo d'uomo nasce dopo un periodo di gestazione nella pancia della mamma di circa 40 settimane.
L'Organizzazione Mondiale della Sanita' considera "a termine" una nasciat tra la 37esima e la 42esima settimana di gravidanza.
Un bambino che nasce prima della 37esima settimana si definisce pretermine.

Approfondiementi:
il calendario della gravidanza>>

Che cosa comporta per un neonato stare meno di 9 mesi nella pancia della mamma?



Il bambino nato pretermine viene spesso definito anche immaturo perche', a differenza di un bambino nato nato dopo la 37 esima settimana, non e' ancora completamente pronto per affrontare la vita extrauterina e provvedere autonomamente alle proprie funzioni vitali (respirare, mangiare, regolare la temperatura corporea), cosa che nell'utero era compiuto dal corpo della mamma.
Piu' anticipata e' la nascita rispetto al termine della 37esima settimana e tanto piu' e' necessario ricreare intorno al bambino immaturo le condizioni piu' possibile simili a quelle nell'utero, il mondo conosciuto che lo avvolgeva nella pancia della mamma. Cosi' si provvede a metterlo in incubatrice in cui e' possibile regolare temperatura e umidita'dell'aria, posizione di flessione globale, luci e rumori soffusi, ecc...).

Nacere prima comporta anche interrompere precocemente quel delicato ma perfetto rapporto reciproco che esiste tra la mamma e il piccolo che porta in grembo, un'esperienza totalmente appagante per loro; tale distacco ha bisogno di essre colmato fin dalla nascita con una ricerca di contatto corporeo e di intesa affettiva.

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PIANTO E APNEA


In genere tra i 6 mesi e i 2 anni, in seguito a una crisi di pianto per spavento o per rabbia può succedere che il bambino smetta di respirare anche per una decina di secondi, le labbra diventano bluastre e possono verificasi anche spasmi muscolari. In alcuni casi perde i sensi.
Dopo neanche un minuto il bambino riprende a respirare regolarmente.
Questi episodi non sono pericolosi, non danneggiano il cervello nè determinano epilessia e scompaiono spontaneamente entro i 5 anni di età.

Cosa fare:
- adagiare il bambino supino, per aumentare la circolazione del sangue verso il cervello;
- non mettere nulla in bocca al bambino, perchè potrebbe soffocare;
- non scuotere il bambino perchè potrebbero formarsi ematomi nel cervello;
- mantenere la calma e, dopo che è passata la crisi, consolare il bambino accarezzandolo, mostrandosi tranquilli;
- se la crisi è insorta per un capriccio, non cedete al ricatto, altrimenti il bambino potrebbe procurarsi altre crisi per ottenere altre cose.

Chiamare immediatamente il medico se:
- il bambino resta in apnea per più di un minuto;
- rimane incoscente per più di un minuto;
- ha meno di sei mesi e diventa cianotico;
- diventa completamente pallido;
- si manifestano spasmi muscolari.

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RITENZIONE IDRICA


L'aumento di produzione di progesterone in gravidanza è responsabile di una leggera ritenzione di liquidi dei tessuti, che provoca gonfiori diffusi nel viso, nelle mani, nelle gambe, in particolare nelle caviglie e nei piedi.

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RAGADI DEL SENO


Le ragadi sono dei taglietti nella pelle del capezzolo e sono molto fastidiosi perché rendono molto dolorosa la poppata. Inoltre costituiscono un possibile varco per i microbi e quindi facilitano una possibile mastite (infiammazione della mammella).

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REFLUSSO GASTRO - ESOFAGEO nel neonato


Consiste nel rigurgito di latte contenuto nello stomaco, che ritorna nella prima parte dell'esofago. E' abbastanza frequente nei primi due mesi di vita e puo' causare acita' e bruciore all'esofago.
In genere il disturbo scompare durante lo svezzamento, quando il bimbo assume cibi piu' densi.

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RIFLESSO DI MORO


E' una reazione di soprassalto caratterizzata da un'improvvisa apertura delle braccia, che si verifica quando il neonato e' sottoposto a particolari stimoli ( come un rumore improvviso, una brusca estensione delle spalle,...); tale reazione e' associata quasi sempre al pianto ed e' normalmente presente in tutti i neonati, ma e' piu' frequente in alcuni bimbi (generalmente in quelli nati pretermine).

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SUDAMINA


E' uno sfogo che colpisce i bambini piccoli durante l'estate, perché è causato dalla sudorazione: infatti col sudore vengono eliminati sali e acidi organici, che a contatto con l'epidermide del bambino possono irritare e dare sfogo a piccoli puntini rossi, come vescichette.

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SESTA MALATTIA

E' una malattia infettiva virale, che si manifesta in genere tra i 6 mesi e i 2 anni e che può essere presa una sola volta, perchè lascia l'immunità.
Si manifesta con febbre elevata per 3-4 giorni, senza altri particolari sintomi. In questa fase possono verificarsi le convulsioni febbrili.
La febbre scompare spontaneamente dopo i primi giorni e compaiono invece delle macchioline rosa diffuse nel tronco e in parte negli ari e nel viso, che non danno prurito. In 2 giorni spariscono anche le macchioline.

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TRANSLUCENZA NUCALE

Tra l'undicesima e la quattordicesima settimana di gravidanza (e non oltre) è possibile misurare lo spessore della parte posteriore della nuca del bimbo; infatti può verificarsi che in questa zona si accumuli del liquido e quindi si può misurare il gonfiore provocato da tale accumulo.
Questo esame permette di valutare la probabilità di anomalie croimosomiche.

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VILLOCENTESI


In questo esame vengono prelavati frammenti di viili coriali, che sono delle sottili protuberanze di tessuto placentare. Il prelievo viene effettuato inserendo un sttilissimo ago nell'utero, attraverso la pancia della gestante.
Questo esame comporta un rischio di aborto spontano dell' 1-3%.
Anche questo esame permette di scoprire eventuali anaomalie cromosomiche.

Approfondimenti:
esami da effettuare in gravidanza>>

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VACCINAZIONI

Le vaccinazioni sono un sistema per proteggere l'organismo dalle malattie, "insegnandogli a difendersi" correttamente da esse.
Il sistema immaunitario infatti non è completo alla nascita, ma si arricchisce ogni volta che l'orgnismo entra in contatto con virus e batteri nocivi. Il sistema immunitario è in grado di stimolare la produzione degli anticorpi che riescono a distruggere i germi nocivi. Dopo aver affrontato un tipo di germi nocivi, nella memoria del sistema immunitario rimane traccia degli anticorpi che sono intervenuti per sconfiggere la malattia. E' così che l'organsmo diventa immune a una certa malattia, ossia non la riaffronterà un'altra volta.

Le vaccinazioni consentono di costruirsi le difese immunitarie senza dover contrarre e affrontare le malattie, infatti provocano nell'organismo una leggerissima infezione che consente di svilupare gli anticorpi necessari a difendersi da quel tipo di germi.

Alcune vaccinazioni sono obbligatorie: antipoliomelite, antidifterica, ntiepatite B, antitetanica.

Si effettuano già nei primi mesi di vita del bambino: a 3 mesi viene iniettata la prima dose di questi vaccini obbligatori, a 5 mesi la seconda dose e a 11 mesi la terza. A diffrenza dell prime due dosi, la terza dose di antipoliomelite viene somministrata per bocca.

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