ABC della mamma

ECOGRAFIA

L'ecografia è uno strumento diagnostico che utilizza gli ultrasuoni per rendere visibile su uno schermo le dimensioni del feto, la sua posizione, lo sviluppo dei singoli organi.

Normalmente in gravidanza si effettuano tre ecografie

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EPIDURALE, IL PARTO IN ANALGESIA

L'analgesia serve per diminuire notevolmente il dolore delle contrazioni durante il travaglio, senza però interferire sullo stato di coscienza della partoriente, questo consente alla donna di arrivare più rilassata al momento del parto e a partecipare attivamente alla nascita del bambino. Inoltre l'analgesia epidurale facilita la dilatazione.

Si effettua iniettando dell'analgesico nella parte lombare della colonna vertebrale, per intercettare gli stimoli dolorifici che provengono dall'addome, prima che questi giungano al cervello. L'iniezione viene effettuata in due modi:

Se eseguita correttamente non provoca conseguenze negative né per la madre né per il bimbo.

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ETA' GESTAZIONALE

Per eta' gestazionale si intende il periodo che intercorre dal primo giorno dell'ultima mestruazione al momento del parto.

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FECI DEL NEONATO

Le prime feci del neonato sono "di assestamento", cioè sono le feci che risentono dell'alimentazione intrauterina a quella orale. Si chiamano "meconio" e sono di colore verde o nero-verdastro, appiccicose e dense. Il meconio dura fino a un paio di giorni.

Le feci del neonato allattato al seno sono frequenti, giallastre e semifluide e pastose.

Le feci del neonato allattato artificialmente sono più solide, con colore più marroncino.

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FRUSTRAZIONE EDUCATIVA

La frustrazione e' una situazione di rabbia, tristezza o sconforto in cui ci si trova a seguito dell'impossibilita' di realizzare un proprio desiderio, di portare a termine un compito difficile...

La frustrazione puo' essere educativa se consente al bambino di imaprare ad accettare limiti e regole.

Approfondimenti:
la frustrazione che fa crescere>>

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FLESSIONE GLOBALE

Si chiama flessione globale la posizione raccolta "a uovo", che il bimbo mantiene nell'utero e nelle prime settimane di vita, dopo la nascita.

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FLUSSIMETRIA MATERNO FETALE


A questo tipo di esame si ricorre solo in casi in cui e' necessario approfondire alcuni aspetti che riguardano la normale crescita e nutrizione fetale. Questo esame viene eseguito con un apparecchio simile all'ecografo e sempre con una tecnica non invasiva attraverso una sonda esterna, che consente di valutare la quantita' e le caratteristiche del flusso di sangue attraverso alcuni vasi materni e fetali. Si ricorre alla flussimetria nei casi in cui si rileva, ad esempio, un'ipertensione arteriosa materna, o in seguito ad un esame ecografico da cui risulta una riduzione dei ritmi di accrescimento fetale; diventa importante capire se siamo di fronte ad un feto piccolo per motivi costituzionali (gli esseri umani non sono tutti uguali cio' in base alle proprie caratteristiche genetiche) oppure se si tratta di un feto malnutrito, in quanto la quantita' di sangue che gli arriva attraverso la placenta e' inferiore alla norma. Una flussimetria alterata puo' indurre il ginecologo alla decisione di far nascere questo bimbo prima della fine della gravidanza fisiologica, in quanto rimanere all'interno di un utero scarsamente irrorato dal sangue puo' rappresentare un rischio.

Approfondimenti:
esami da effettuare in gravidanza>>

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GESTOSI

Definita più propriamente "ipertensione gravidica", è un disturbo che si manifesta con aumento della pressione, gonfiori diffusi alle mani, al viso alle gambe per ritenzione idrica, presenza della proteina albumina nelle urine (segno di una disfunzione renale).

Questo disturbo non è molto diffuso, infatti colpisce solo 4 - 5% delle donne; sono più a rischio di gestosi: le donne che soffrivano di ipertensione già prima della gravidanza, le obese, le diabetiche, le forti fumatrici, le donne in attesa di gemelli, le donne che hanno meno di 20 anni o più di 40 anni e sono alla prima gravidanza.

Questo disturbo non va trascurato poiché può essere pericoloso anche per il bambino. Si può diagnosticare attraverso l'esame delle urine che controlla i valori dell'albumina.

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HERPES GENITALE

E' una malattia virale che si manifesta con vescichette, simili a quelle della varicella, sui genitali esterni. E' pericolosa perché il bambino può essere contagiato durante il parto. Per questo motivo, se viene riscontrato l'herpes verso il termine della gravidanza, il ginecologo programma il parto cesareo, per evitare i rischi di contagio del neonato.

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INFEZIONI VAGINALI

Durante la gravidanza le mucose sono più ricche di acqua (per effetto del progesterone) e quindi le secrezioni vaginali sono più abbondanti. Bisogna comunque tenere sotto controllo tali secrezioni perché, a causa delle variazioni ormonali che influenzano l'equilibro della flora batterica vaginale, possono rivelare un'infiammazione della vagina o della vulva.

Infatti, se si notano perdite di colore, consistenza o odore diverse dal solito è meglio consultare il ginecologo; perdite bianche e di consistenza come la ricotta sono sintomo di una infiammazione da un fungo (la Candida); perdite giallastre sono sintomo di infezione da un batterio (lo streptococco).

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IPERCINESIA NOTTURNA

Si definisce così il comportamento notturno del bambino che si muove e piagnucola spesso durante il sonno, senza però svegliarsi. E' una caratteristica diffusa nei bambini, che però non porta conseguenze per il bambino, né per quanto riguarda la qualità del sonno, né per il comportamento diurno.

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ITTERO

L'ittero si manifesta con un accumulo di bilirubina nel sangue. La bilirubina e' una sostanza che si forma dalla emoglobina. Quando i globuli rossi "vecchi" vengono eliminati dal nostro organismo e sostituiti, l'emoglobina, che serve a trasportare l'ossigeno nel sangue e da colore ai globuli rossi, si stacca dai globuli rossi e si trasforma in bilirubina. Per essere eliminata dall'organismo, la bilirubina deve passare attraverso il fegato. In alcune condizioni il fegato trasforma la bilirubina a ritmi rallentati, per cui si verifica un accumulo di questa sostanza nel sangue. Questo avviene nei neonati che hanno l'ittero fisiologico.
La luce del giorno o specifiche lampade fanno aumentare il metabolismo e l'eliminazione della bilirubina. E' per questo che i neonati affetti da ittero fisiologico, vengono curati sotto delle lampade.

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MASTITE

La mastite è una infiammazione delle mammelle causata da un'infezione. Le cause di questo disturbo sono: la penetrazione di microbi all'inerno della ghiandola mammaria attraverso ragadi dei capezzoli; il ristagno del latte all'interno del seno, dovuto al salto di qualche poppata.

Si manifesta con aumento di tensione del seno, che diventa duro, con zone della pelle arrossate. Se non curata, questa infiammazione può portare alla formazione di pus dentro il seno.

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MONONUCLEOSI

La mononucleosi e' una malattia che si manifesta con un ingrossamento dei linfonodi del collo, maldigola e febbre (all'inizio puo' essere scambiata per una tonsillite acuta). Generealmente si risolve entro un paio di settimane.
Si accompagna con una leggera infiammazione del fegato e talvolta puo' portare a un ingrossamento della milza. E' una malattia poco contagiosa e si puo' fare una sola volta perche' e' immunizzante.

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MALATTIE INFETTIVE DEI BAMBINI



malattia incubazione periodo infettivo guarigione e rientro a scuola (secondo circolare Min. San. n.65 del 18/8/83)
MORBILLO 10 - 12 gioni da 4 giorni prima della eruzione, fino alla sua scomparsa dopo 5 gioni dalla comparsa delle macchie
PAROTITE (orecchioni) 12 - 25 giorni da 7 giorni prima a 9 giorni dopo l'ingrossamlento delle parotidi a guarigione clinica
PERTOSSE 7 - 10 giorni dall'inizio dello stato catarrale fino a 5 giorni dopo la terapia antibiotica dopo 7 giorni dall'inizio della terapia antibiotica
ROSOLIA 16 - 18 giorni da 7 giorni prima fino a 14 giorni dopo la comparsa delle macchie a la guarigione clinica
VARICELLA 10 - 21 giorni dopo 2 giorni prima dell'eruzione, fino a quando le vescicole sono diventate croste (in media 7 giorni) dopo 7 giorni dalla comparsa delle vescicole

MORBILLO come si manifesta?

Compaiono malessere e febbre, poi tosse, congiuntivite e raffreddore, come in una comune influenza. Verso la fine di questa fase sono visibile, all'interno delle guance, delle macchioline bianche che spariscono 2 giorni dopo l'inizio dell'esantema (l'eruzione delle macchie).
Dopo 3 giorni la febbre diventa alta e compare l'esantema: macchie color rosso vivo, che compaiono prima dietro le orecchie e nella parte alta della fronte, poi diffuse verso il basso al viso, al collo, al tronco e agli arti.
Quando l'esantema è arrivato fino al dorso del piede, comincia a schiarirsi, partendo dal volto; contemporaneamente la febbre cala e migliorano tutti i sintomi, tranne la tosse, che può persistere per oltre una settimana.

PAROTITE (orecchioni) come si manifesta?

Compaiono malessere, talvolta febbre, dolore ai lati del collo e sotto l'orecchio. Il dolore si accentua durante la masticazione e la deglutizione, e, se si introducono in bocca cibi acidi come aceto, succo di limone o di agrumi, il fastidio aumenta. Si possono associare dolori addominali e mal di testa. Si rende poi evidente il gonfiore della ghiandola parotide, tale da deformare spesso il viso in modo caratteristico, con il lobo dell'orecchio sporgente in fuori, da cui il nome dato comunemente alla malattia orecchioni.
Il gonfiore aumenta nei primi giorni, poi resta stazionario fino a scomparire entro 7 - 10 giorni.

VARICELLA come si manifesta?

Compaiono, in condizioni di benessere, delle piccole pustole (macchie rosse un po' rilevate), che ricordano la puntura di un insetto, pruriginosi, su cui appaiono in poche ore le caratteristiche vescicole (bollicine), contenenti un liquido trasparente, poi torbido, molto fragili: facilmente si rompono, trasformandosi in croste.
Le lesioni, a volte poche, a volte moltissime, possono essere localizzate in tutto il corpo, anche in bocca, sui genitali, nell'occhio (dove appaiono come piccole ulcere molto dolorose). Non compaiono tutte insieme ma a gettate successive nel giro di 2 - 8 giorni.
Le prime croste cadono dopo 5 - 10 giorni.

ROSOLIA come si manifesta?

Compaiono arrossamento del palato e della gola, poca febbre, soprattutto ingrossamento delle ghiandole del collo e della nuca (possono essere anche l'unico sintomo della malattia); dopo 1 - 2 gioni compare l'esantema: macchioline rosa su tutto il corpo che durano 3 - 4 giorni.

La rosolia è molto pericolosa se contratta da donne gravide, soprattutto nei primi mesi di gravidanza, per l'alto rischio di malformazioni al feto.

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