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Filtri antiparticolato senza additivo Questo tipo di filtro antiparticolato non utilizza l’additivo perché innalza maggiormente la temperatura dei gas di scarico, che arrivano fino a 600°C. Attraverso, infatti, due post-iniezioni con conseguenti due post-combustioni di cui l’ultima avviene nei collettori di scarico, la temperatura raggiunta è più che sufficiente a bruciare completamente il particolato accumulato nel filtro. Sempre per agevolare il processo di combustione del particolato accumulato, sulle pareti del filtro sono inseriti dei materiali nobili che operano da catalizzatori. Il sistema senza additivo ha il vantaggio di non richiedere il rifornimento della cerina che, oltre ad essere un prodotto pericoloso per la salute umana, è anche piuttosto costoso. Per contro il FAP senza additivo lavora a temperature più elevate, in particolare il filtro può raggiungere anche i 1000°C, e quindi si deve fare attenzione a dove si parcheggia l’auto se è appena avvenuta la rigenerazione. Inoltre, sempre il FAP senza additivo, a causa della seconda post-iniezione soffre di una certa contaminazione dell’olio motore. In funzione del numero delle rigenerazioni e quindi dello stile guida adottata, l’olio motore si deteriora molto più rapidamente del normale a causa delle infiltrazioni di gasolio. Questo tipo di filtro antiparticolato è quello utilizzato da: BMW, Audi e Jaguar. In tutti e due i tipi di filtro avvengono in realtà due tipi di rigenerazione: una passiva ed un’attiva. La prima avviene continuamente quando il veicolo viene guidato ad alta velocità e carico motore con la temperatura del filtro di circa i 250° C. La seconda (rigenerazione attiva) viene invece comandata dalla centralina di gestione motore con la singola o la doppia post-iniezione.
Limiti Sia in un tipo, sia nell’altro, l’ecologia ha un prezzo che si chiama "rifornimento di cerina" o "precoce sostituzione dell’olio", ed in entrambi i casi "maggiore consumo di carburante in fase di rigenerazione" ma, l’efficienza di questi sistemi di filtraggio raggiunge il 95% d’eliminazione del particolato prodotto che, permette alle auto diesel di rispettare i più severi limiti sulle emissioni inquinanti.
Limiti sulle emissioni inquinanti dei motori diesel secondo le normative europee Normativa Entrata in vigore Particolato [g/km] EURO 2 01.10.1996 0.080 EURO 3 01.01.2001 0.050 EURO 4 01.01.2006 0.025 EURO5 01.01.2008 0.005 |