18-24 MESI: LA COSTRUZIONE DELLA SUA IDENTITA'
attraverso le conquiste di intenzionalità, autonomia e linguaggio
La fase tra i 18 mesi e i 2 anni è un periodo di conquiste molteplici per
il bambino e di crescita: impara sempre meglio ad interagire con l'adulto e,
proprio attraverso questa interazione stimolante, il bambino costruisce un'immagine
di sè, riconosce il proprio posto all'interno della famiglia, ne acquisisce
le regole.
Un elemento importante di questa sua crescita è l'acquisizione di una sempre
più forte intenzionalità, che finisce per scontrarsi spesso con quella dell'adulto:
in poche parole, il bambino sviluppa obiettivi autonomi e si contrappone all'adulto,
vuole sperimentare la propria autonomia facendo "tutto da solo"...
E' una fase importante, perchè il bambino, grazie a questa sua spinta verso
l'autonomia:
- diventa sempre più in grado di gestire alcuni aspetti della sua vita quotidiana,
come vestirsi, lavarsi, giocare per un po' da solo nella sua cameretta
- impara a riconoscere e far valere le sue esigenze, come la scelta di un cibo,
o la richiesta di fare o no una cosa...
- vive in un modo nuovo il conflitto con mamma e papà: impara cioè a tollerare
e a gestire il "no", magari per mezzo di qualche piccolo trucchetto... come
lo spostare l'attenzione dell'adulto, farlo ridere...
Questi passi di crescita gettano le basi nel bambino per la costruzione della
consapevolezza di sè.
Come si manifesta questa sua maggiore consapevolezza:
verso i due anni, noterete che il bambino, assieme allo sviluppo del linguaggio,
acquisisce anche la capacità di parlare di se stesso in prima persona e di oggetti
che egli riconosce e descrive come suoi.
Il bambino infatti si descrive e si riconsce in un ruolo: << io sono una bimba
e tu sei la mia mamma >> ripete spesso mia figlia di due anni, come per confermare
a se stessa il suo posto nella famiglia; inoltre incomincia a renedrsi conto
delle proprie capacità.
Se da un lato vuole provare a fare tutto da solo o a imitare il comportamento
del genitore, magari chiedendo di lavare i piatti, fare da mangiare... dall'altro
impara anche che alcune cose non è ancora in grado di farle... un altro esempio:
mia figlia di due anni, alla richiesta di accendere la luce in una stanza, ha
risposto << non ci riescio mamma, sono troppo piccola!>>.
Un altro elemento che denota l'acquisizione della consapevolezza di sè nel bambino
di due anni è la capacità di riconoscersi allo specchio, ossia capire che l'immagine
che vede nello specchio è lui stesso, che c'è e si muove, ma in uno spazio che
non è reale, bensì, potremmo dire, virtuale.
Per chi volesse approfondire: AAVV, Le ragioni del nido, La Nuova Italia,
Firenze 1988.