PERMESSI PER FAMIGLIE CON FIGLIO DISABILE
I genitori, naturali o anche adottivi e affidatari di bambini portatori di
handicap per i quali è stata accertata, da almeno cinque anni, la situazione
di gravità, oltre all'astensione obbligatoria, possono godere dei seguenti benefici:
prolungamento dell'astensione facoltativa dal lavoro, fino al compimento del
terzo anno di età del minore;
permesso giornaliero di 2 ore, in alternativa al prolungamento dell'astensione
facoltativa e sempre fino al compimento del terzo anno di vita del bambino,
permesso che si riduce ad 1 ora se l'orario giornaliero di lavoro è inferiore
a 6 ore;
3 permessi giornalieri al mese, successivamente al compimento del terzo anno
di età del bambino (il periodo di permesso può essere fruito in modo frazionato
o continuativo).
Questi benefici spettano in via alternativa a alla madre o al padre.
In tutti i casi sopra citati, inoltre, è riconosciuto il diritto al genitore
anche qualora l'altro ne sia escluso, perché casalinga/o, disoccupata/o, lavoratrice/lavoratore
autonoma/o.
Il congedo parentale è retribuito nella misura del 30% della retribuzione del
lavoratore richiedente. Le due ore di permesso giornaliero e le tre giornate
mensili, che vengono riconosciute successivamente al compimento del terzo anno
di vita del bambino, sono retribuite al 100%.
In tutti e tre i casi, infine, agisce la copertura figurativa.
I genitori di figli disabili possono usufruire anche di un congedo retribuito
di due anni (il periodo di congedo può essere fruito in modo frazionato o continuativo).
Il beneficio si applica in caso di handicap grave accertato da almeno cinque
anni e in assenza di ricovero a tempo pieno presso un istituto specializzato.
Questo congedo non è fruibile contemporaneamente con l'astensione facoltativa.
Il congedo è fruibile alternativamente dalla madre o dal padre.
Nel caso di figli minorenni, uno dei genitori può beneficiare del congedo anche
se l'altro genitore non lavora. Nel caso di maggiorenni, invece, se l'altro
genitore non lavora si può ottenere il congedo solo se quest'ultimo dimostra
la sua impossibilità a prestare assistenza.
In caso di decesso dei genitori il permesso può essere richiesto da un fratello
o sorella del soggetto handicappato.
Al richiedente spetta una indennità nella misura pari alla retribuzione percepita
nell'ultimo mese di lavoro prima della richiesta di congedo, fino ad un massimo
annuo di retribuzione di 37.151,98 euro. L'indennità è a carico dell'INPS ed
è anticipata dal datore di lavoro.
Il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa.
Informazioni tratte dallo Sportello Sociale del sito web della Provincia di
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