MASSAGGIO INFANTILE

IL PIANTO DEL BAMBINO

Il bambino piange per diversi motivi: piange perché ha fame, perché ha dolore, perché è disturbato da luci e rumori, perché si sente abbandonato, perché ha voglia di essere rassicurato, perché ha bisogno di "coccole", perché si libera di stress accumulato.

I sentimenti, le paure, le ansie, le speranze dei bambini, non sono meno profondi di quelli di noi adulti. Il pianto è comunque sempre un bisogno di comunicare, un messaggio, un sistema liberatorio.

L''atteggiamento più equilibrato è quello di "osservare", distinguere i diversi tipi di pianto, e cercare di comprendere di cosa ha bisogno. E' diverso dal non rispondere.
Non rispondere vuol dire non comunicare con lui. Anche lasciarsi prendere dall'ansia, tentare di interrompere il pianto, lasciare il bambino solo a piangere, per un malinteso concetto di autonomia e per non "viziarlo", vuol dire non rispondere al pianto del bambino.

Imparare ad "ascoltare" richiede uno sforzo: fermarsi. Di sicuro, l'allattamento, il massaggio quotidiano, rendendoci il corpo del bambino più famigliare, ci aiutano a comprendere i messaggi inviati attraverso il pianto.

Sulla funzione "terapeutica" del pianto, leggere :
"Lasciar esprimere il dolore" dal libro: "MASSAGGIO PER I VOSTRI BAMBINI" di A. AUKETT - Red. Edizioni

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