MASSAGGIO INFANTILE
EDUCAZIONE EMOTIVA
-L’intelligenza emotiva è la capacità di entrare in contatto col mondo delle
proprie emozioni e sentimenti; viverli e imparare a gestirli.
- L’intelligenza emotiva dei bambini è determinata in parte dal temperamento,
ma anche dalle interazioni con i genitori.
-I genitori possono fare molto per sviluppare nei figli le basi dell’intelligenza
emotiva. Naturalmente, per essere d’aiuto, i genitori devono averne conoscenza.
Es.: un padre o una madre troppo desintonizzati dalla propria tristezza non
potranno aiutare un figlio a comprendere la differenza fra il dolore per una
perdita, il sentirsi malinconici se si guarda un film lacrimoso, e la tristezza
che assale il bambino quando accade qualcosa a una persona cara.
Consapevolezza emotiva significa soltanto che si riconosce
il fatto di provare un’emozione; significa saper identificare i propri sentimenti,
ed essere sensibili alla presenza di emozioni e sentimenti nelle altre persone.
I genitori autorevoli ed emotivamente consapevoli sono
allenatori emotivi.
QUANDO COMINCIA IL RAPPORTO EMOTIVO DI UN BAMBINO CON I GENITORI?
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-Esistono diverse teorie. Alcuni dicono che già nell’utero il bambino reagisce
allo stato di tensione o di serenità della madre.
-Il massaggio si propone come finalità il rafforzamento della relazione affettiva
tra genitore e bambino. Il massaggio è uno dei mezzi attraverso cui i genitori
imparano ad ascoltare e rispettare il proprio bambino. Il bambino impara ad
ascoltare e rispettare il proprio corpo e a comunicare le sue emozioni. E’ necessario
“chiedere il permesso”di avvicinarsi col contatto, per insegnare al bambino
che lui ha il controllo sul suo corpo e può esercitare il diritto di rifiuto.
E’ importante per il bambino parlare dei propri sentimenti, ma a volte è difficile
che si apra; il massaggio può essere un mezzo per facilitare la comunicazione,
anche quando i bambini sono piu’ grandi. Inoltre uno stretto rapporto tra genitori
e bambini pone
le basi dell’autostima.
I bambini imparano dalle nostre risposte al loro disagio che l’emozione ha una
direzione e che è possibile passare da sentimenti di intensa tensione, ira,
paura a sensazioni di agio e di protezione. I bambini che vedono trascurati
i loro bisogni emotivi, non sono in grado di imparare questa lezione. Non hanno
mai avuto una guida che li portasse dall’agitazione alla tranquillità, per cui
non sanno calmarsi da soli.
E’ interessante vedere bambini che hanno avuto una guida emozionale che gradualmente
immagazzinano nel loro comportamento le risposte tranquillizzanti di chi si
occupa di loro. Possono fare riferimento a queste esperienze quando sono soli
e agitati e praticare schemi di autoregolazione delle emozioni e di rilassamento.
Ogni genitore ha quindi l’opportunità di aiutare i figli ad apprendere comportamenti
d’auto-rilassamento fin dall’infanzia.
Testi consultati:
1- Golemann, “Intelligenza emotiva-“ ed.BUR
2- J.Gottman- J. Declaire, “Intelligenza emotiva per un figlio”- Rizzoli ed.