LE PAURE DEI BAMBINI
La paura è un’emozione importante, che serve a metterci in allerta contro i pericoli e a prevenire situazioni dannose e rischiose. Questo è da tenere presente.
E’ importante insegnare ai bambini di cosa avere paura, e cercare di ascoltarli a riguardo.
Un esempio: mia figlia di due anni aveva molta paura dell’aspirapolvere e di tre navi che compaiono in un cartone animato. Sia l’aspirapolvere sia le navi fanno uno strano rumore per lei. Insieme abbiamo parlato di questo aspetto un po’ fastidioso ma poi abbiamo anche parlato di quanto siano importanti sia l’aspirapolvere perchè ci aiuta nella pulizia di casa, sia le navi perchè ci portano a spasso per il mare. Il rumore le fa ancora un po’ di paura, ma adesso è lei stessa che dice:"non fa paura, è bravo!".
Ci sono poi delle paure ancestrali, che fanno parte della nostra "natura umana", come la paura del buio. Sono paure che in modi diversi da quando eravamo piccoli, possono tornare anche da adulti. L’atteggiamento migliore è quello di aiutare il bambino ad affrontare la paura senza dare ad essa troppo peso.
Due esempi:
1) Il bimbo vuole un gioco che si trova in cameretta. La luce è spenta e lui ha paura di andare da solo. Le prime volte lo accompagnate, facendogli notare però che nella cameretta ci sono i suoi amici giochi e quindi non c’è nulla di cui avere paura, semplicemente il buio non glieli lasciava vedere bene!
Ma se il bimbo insiste a non voler andare in stanza da solo, dopo le prime volte, non accompagnatelo più, spingetelo a farlo o piuttosto lasciate che stia senza quel giocattolo. Se vuoi assecondaste sempre il desisderio di essere accompagnato, non fareste altro che confermare la sua paura: "se mamma mi accompagna, allora vuol dire che c’è davvero da avere paura!".
Prima o poi ci andrà da solo e poi si accorgerà che effettivamente non gli è successo niente!
2) Il bimbo si sveglia di notte e vuole venire nel lettone. Stessa modalità: se cedete confermate un messaggio "c’è davvero motivo di avere paura a stare da soli nel letto".
Le fiabe sono un valido supporto per parlare ai bambini di cose che fanno paura e per insegnare strategie per sconfiggerla. E non bisogna "ammorbidire" le fiabe tradizionali per evitare di parlare ai bambini di cose negative che possono spaventare, come la strega di Biancaneve o il lupo di Cappuccetto Rosso. Le fiabe vanno raccontate così come sono da sempre: nelle fiabe tradizionali c’è sempre il male che fa paura, ma c’è anche l’eroe che è coraggioso e lo affronta per poi sconfiggerlo. Queste fiabe aiutano il bambino a identificarsi con l’eroe che trova il modo di vincere la paura e sconfiggere il male. E poi rassicurano: il male viene sempre annientato. (Leggi un approfondimento su fiabe e paure dei bambini >> )
Attenzione invece per quelle storie o quei cartoni animati, magari a puntate, dove, per mantenere tensione per la puntata successiva, il male non viene completamente sconfitto. Questo sì che può creare angoscia!
Comunque sia libri di fiabe e cartoni animati è bello guardarli e commentarli insieme, aiutare i bambini a dare un significato alle cose racontate e ai personaggi!
E’ invece importante non dimenticare proprio l'aspetto saggio di questa emozione e insegnare ai bambini di cosa avere paura, per proteggerli da eventuali pericoli: per esempio, bisogna avere paura di attraversare la strada da soli senza la mamma o il papà, perchè è pericoloso!
Un buon supporto per parlare ai bambini di paure sono i libri che trattano
questi argomenti in modo molto simpatico a seconda della fascia d'età, che si
possono trovare in qualsiasi libreria un po' fornita di testi per i bambini.