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ASILO NIDO SI, ASILO NIDO NO?

Sono una neo-mamma di un bimbo di sette mesi e ho ripreso a lavorare da gennaio lasciando il cucciolo alle nonne. Vorrei con l'anno prossimo iscriverlo all'asilo nido ma mi tacciano di essere una screanzata: avendo la possibilità di lasciarlo coi nonni perchè metterlo in un nido dove si ammalerebbe molto spesso? Semplice perchè mi risulterebbe molto più comodo sia dal punto di vista pratico che psicologico. Cosa è meglio per lui?

Credo non ci sia un "meglio per lui" assoluto, ma che il meglio sia la scelta che fa stare "meglio" la madre, che le dà serenità e soddisfazione.

L'asilo nido, se ben organizzato e gestito da personale competente è sicuramente un ambiente in cui il bambino può fare esperienze che lo aiutano a sviluppare le sue capacità di espressione e la sua autonomia. Inoltre, convivere con coetanei così precocemente, se da un lato provoca nel bambino una "fatica emotiva" e un po' di stress (per il fatto che si trova costretto a negoziare e condividere giochi e attenzioni delle educatrici con i compagni), dall'altro gli dà l'opportunità di sperimentare bellissimi legami di amicizia con altri bambini.

Mia figlia, ad esempio, ha instaurato con altri 4 amici/e una amicizia così intensa che quando uno sta a casa per qualche giorno, gli altri chiedono di lui e noi mamme ci telefoniamo, per permettere ai bambini di sentirsi ugualmente, anche se non si vedono all'asilo. Inoltre, questa amicizia dei bambini ci ha portato a stringere legami con le altre rispettive famiglie.

All'asilo nido hanno molta libertà di espressione: utilizzano una gran varietà di materiali da manipolare, con cui poter dipingere e con cui poter giocare a travestirsi.
Inoltre imparano canzoni, ballano e corrono e si rotolano in una "stanza morbida" fatta di cuscini oppure giocano con l'acqua in una stanza molto riscaldata.

Un altro aspetto positivo, che mi ha dato un grande aiuto, come mamma, è il fatto che al nido i bambini imparano a gestirsi sviluppando precocemente la loro autonomia, quindi imparano a mangiare di tutto, tolgono presto il pannolino, acquisiscono dei ritmi quotidiani regolari... e si trovano a doversi confrontare con regole uguali per tutti. Una bella "palestra di vita!".

E' vero che il primo anno di inserimento al nido è facile che si ammalino frequentemente, ma questo è quello che succede anche ai bambini che entrano in contatto con i coetanei al primo anno della materna!

La mia esperienza di mamma, con mia figlia al nido comunale, è un'esperienza molto positiva (ha iniziato a frequentare il nido a 10 mesi).

Tuttavia voglio anche dirle che un bambino non diventa più abile e più autonomo di un altro solo perché ha frequentato il nido. Tutte le attività e le esperienze che un bambino fa al nido e che gli permettono di acquisire una buona manualità e una buona capacità espressiva, sono attività che più o meno vengono ripetute anche alla materna. Inoltre in molte città italiane sono attivi dei servizi complementari al nido, come ludoteche, spazi famiglia,... che danno l'opportunità anche ai bambini che stanno a casa di entrare in relazione con i coetanei e di fare esperienze di gioco come quelle che si fanno al nido.

Capisco che le nonne possano sentirsi "private" di un ruolo a cui tengono molto, ma si può dire loro che saranno sicuramente utili nei momenti in cui il nido è chiuso per festività, nei momenti in cui il bambino non sta bene e in qualche serata che lei e suo marito vorrete ritagliarvi tutta per voi (ci vogliono e ridanno energia ai genitori!).
(Chiara - educatrice)

 





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