LE INTOLLERANZE ALIMENTARI

Un certo cibo può far male senza che lo si sappia...
Pur non essendo malati in modo specifico, talvolta soffriamo di persistenti disagi e disturbi di cui non riusciamo a venire a capo. Ebbene, in molti casi,diversi sintomi quali ad esempio stanchezza cronica, cefalea, asma, dermatiti,irritabiltà, scarsa memoria,
flatulenza,stitichezza,dissenteria,difficolta'digestive,obesità... possono essere riconducibili ad una intolleranza alimentare, cioé essere intolleranti ad uno o più di quei cibi che quotidianamente si trovano sulla nostra tavola e che quindi consumiamo abitualmente.

Praticamente tutti gli organi del nostro corpo possono essere coinvolti da un'intolleranza alimentare....
D'altra parte non è facile scoprire l'alimento tramite il comune buon senso (per esempio: "appena mangio questo sto male") perché l'effetto dell'intolleranza non è immediato (come lo è invece per le allergie), si cumula nel tempo, e non è facilmente ricollegabile al cibo che la determina. Quindi la correlazione fra alimento sospetto e disturbo non è così evidente come nelle allergie, ma è subdola e difficilmente identificabile, se non con particolari metodiche di indagine.

Esistono molti test, al giorno d'oggi, specifici per individuare la percentuale d'intolleranza ad ogni singolo alimento, alcuni arrivano a coprire fino a 181 alimenti (è il caso ad esempio del test con il metodo ELISA). Test che permettono di individuare e , conseguentemente, di eliminare gli alimenti ai quali si è intolleranti.

Già all'inizio del periodo di correzione dietetica, i disturbi possono scomparire molto rapidamente, con miglioramenti a volte sorprendenti, e, mano a mano che la salute migliora, il sistema immunitario si rinforza ed il corpo diventa sempre meno sensibile allo stress, a tutto vantaggio della qualità di vita. Nel giro di qualche mese l'organismo si sarà "ripulito" dalle "informazioni" patologiche evocate dall'alimento, e si può pensare di reinserire gradualmente quegli alimenti che prima facevano star male.

Testo di Ivan Pescara